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Sentiment del dialogo digitale

di MAURO ALVISI

Il sentiment del dialogo digitale di Esperti, Studiosi e Media, monitorato negli ultimi 30 gg con una osservazione storica pregressa di 12 mesi, è andato progressivamente delineandosi sullo sfondo di uno scenario che ha spesso assunto ritmi sincopati e curve sinusoidali della temperatura psicolinguistica, fino a stabilizzarsi in coincidenza con gli ultimi quindici giorni dell’analisi effettuata del flusso digitale di informazioni, big data, dichiarazioni e posizioni ricavabili. Il libero dialogo della rete, dei blog, dei media on line, e dei social media, ha mostrato di preferire, allo scorrere del tempo, alcune forti tematiche geo-politiche, strategiche e culturali che oggi interrogano le istituzioni e amministrazioni governative e l’universo degli esperti, della comunità scientifica, mediatica e dell’informazione dei Paesi che si affacciano su questi due continenti liquidi del Mediterraneo e dell’Atlantico. Tra queste, in testa a tutte nei segnali forti e di grande impatto sul sentiment collettivo Mediterraneo e Atlantico Insieme, che marca a fuoco l’orientamento dell’intellighenzia internazionale nel considerare indivisibile il destino di questi due bacini. Tanto da decretare la nascita di una Nuova Identità Medatlantica che è simmetrica all’altra correlata parola chiave Mediterraneo Nuovo Spazio.  Un forte scossone, proviene poi dal giudizio critico sulla tenuta istituzionale di una Unione Europea in forte discussione della sua efficacia strategica, in termini di cooperazione allargata, decisamente evidenziata dal meme Europa Divisa Inconcludente, nel senso crescente della domanda di diversa concura della geo-politica europea, da parte del governo centrale e degli stati membri, fustigati dai media nazionali e internazionali per l’evidente litigiosità e divergenza, con il risultato d’un ingente danno reputazionale. L’ipogeo dell’immagine e della reputazione dell’Unione Europea è stato toccato. E’ l’ora di un pronto riscatto e recupero. I segnali forti poi reclamano la soluzione quasi urlata gnando all’Italia un ruolo determinante nel nuovo spazio d’azione.      

Lapidario è l’ultimatum lanciato dal dialogo digitale dell’expertise monitorato che arriva a pronunciare quasi l’anatema No MedAtlantico No Occidente. Si profila uno spazio di mediazione geostrategica interculturale, visto come fattore centrale di accelerazione e facilitazione di una politica mediterranea ed euro-atlantica che modifichi la percezione ultra-burocratica di una UE Payer Non Player. Il destino europeo passa nello stretto corridoio temporale di una mutazione del proprio ruolo, oggi più di controller dei budget in entrata-uscita che di una realpolitik del continente. Decisioni e manovre congiunte e sincronizzate, che siano prossime ai concetti di Interdipendenza Medatlantica, capace di dare sicuro impulso ad un Occidente Rinnovato. La comunità dirigente, pensante e creativa di queste sconfinate terre d’Occidente si aspetta di vedere la società della conoscenza quale baricentro dello sviluppo (Università Ricerca Medatlantica), rilanciando e promuovendo il Sud del Mediterraneo, quale nuovo vettore di enorme potenziale geo-strategico e culturale. Un Sud che deve pensare a riqualificare e sviluppare il proprio sistema, quella di uno stargate continentale MedAtlantico verso quattro continenti: l’Europa, l’Africa, l’America e l’Asia.

Segnali Emergenti

Tra i temi caldi emergenti, giudicati di forte inferenza dello scenario short term (18-36 mesi), primeggia la Minaccia Turca che costituisce un tris di serie minacce potenziali alla stabilità dell’area insieme a Migrazione Incontrollata MedAtlantico e Pericolo Costruzione Muri. La comunità degli esperti ritiene si debba porre, nell’immediato, maggiore attenzione al Pericolo Isolamento della Russia unitamente all’ esplicita richiesta di un maggiore presidio istituzionale nella evidente Crisi della Democrazia Liberale, che va a sposarsi con un’altra criticità emergente come quella di un Medioriente Border Line, una vera polveriera con molte micce da disinnescare. E allora, anche per questo, oltre alle vie diplomatiche si fa strada l’opzione irrinunciabile di una Difesa Integrata dell’Europa, associata ad una adeguata Politica di See Power.  Nel riaprirsi del corridoio di un Nuovo Spazio Euro Atlantico si ritiene centrale riconoscere il patrimonio connesso sovrannazionale di un futuro orizzonte MedAtlantico. Un futuro, tutto da progettare e costruire, mai prescindendo dal ruolo connettivo, quasi pedagogico e scardinante, del mondo dell’informazione, dei media.

Segnali Deboli (Epifenomeni)

Occorre porre molta attenzione al prodursi dei piccoli fili d’erba che sono gli epifenomeni del sentiment digitale, in quanto esprimono la maggior energia potenziale a tendere e dipingono scenari evolutivi molto credibili a medio termine. Vi è l’affacciarsi prepotente della Gestione Flussi Migratori, evidentemente ancora poco governata dalla politica e dalla diplomazia euro-mediterranea e transatlantica americana, che si rafforza nella richiesta di disinnescare potenziali Conflitti Etnici Imminenti nel rischioso scenario attuale che presenta un certo Vuoto Geopolitico Mediterraneo.          

I dialoganti digitali intercettati chiedono di rinforzare una visione diplomatica con il Mediterraneo Crocevia Strategico di ogni missione e progetto di respiro MedAtlantico. Una mutante e crescente consapevolezza MedAtlantica, individua nel lack of control delle spinose questioni mediterranee aperte, quali il Medioriente e la fragile stabilità politica del Nord Africa, le sorgenti dei veri potenziali black swan degli scenari di questo decennio. Tra i fattori di criticità a tendere, attenzionati dalla comunità degli esperti e dei media, si segnalano Espansione Cinese nel Mediterraneo, e la diffusa e logica preoccupazione per un Aumento dell’Insicurezza Globale. Se da un lato non può interrompersi il compito di Peace Keeper e Peace Promoter, dell’Occidente in prospettiva mondiale, che il sentiment digitale riconosce nella strategia inclusiva della Diplomazia di Papa Francesco, dall’altro occorrerà nel futuro non abbassare mai la guardia comune sulla minaccia di Nuovi Terrorismi Cooperanti. ®

(mauro alvisi)

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