ricercaeuropeacalabria

La ricerca Europea parte dalla Calabria

Di GIUSEPPE NISTICÒ

 Lasfida alla Ricerca scientifica, per trovare rimedi contro malattie ancora incurabili o che rischiano – vedi il Covid – di provocare pandemie di lunga durata parte dal Sud d’Italia, da Lamezia Terme, in Calabria. Qui stanno sorgendo i laboratori del Renato Dulbecco Institute, un Centro di Ricerca all’avanguardia che punta a diventare in Europa, ma anche per il resto del mondo, un faro straordinario per la ricerca scientifica, che avrà un direttore scientifico di chiara fama, lo scienziato Roberto Crea, da 40 anni a San Francisco, il padre delle biotecnologie, che sarà affiancato da due Premi Nobel (Aaron Ciechanover e Thomas Südhof) e altre “giganti” della scienza come sir Salvador Moncada di Londra e Napoleone Ferrara di San Diego (California) già premio Lasker,  per formare i futuri ricercatori e validare i risultati che verranno da Lamezia.

Il Renato Dulbecco Institute nasce a Lamezia sopra i resti dell’antica città di Terina, uno dei punti nodali della terra sulla quale nacque l’Italia, così chiamata dal mitico fondatore re Italo. Quella terra, ricca di vegetazione lussureggiante come l’Eden, il paradiso terrestre, fu descritta da autori famosi a cominciare da Omero nell’Odissea, poi Cassiodoro e altri autori in epoche successive. Di essa recentemente se ne sta occupando Salvatore Mongiardo, uno dei massimi esperti di Etica e Filosofia della Magna Graecia.

In geografia quella terra è un istmo, simile a una vallata che si estende dal Golfo di Lamezia lungo le sponde dei fiumi Amato  e  Corace, che scendono dai monti di Platania, di Tiriolo (la Terra dei Feaci dell’Odissea) e della Sila da un lato. Dall’altro dalle montagne di Borgia, Girifalco e delle Serre. Poi sfociano l’Amato nel Mar Tirreno e il Corace nel Mar Jonio nel Golfo di Squillace. È un istmo sempre verde per le piogge abbondanti che alimentano acque sorgive, le quali danno vita ad alberi, vegetali, erbe medicinali e una grande varietà di alberi da frutto.

Terina fu fondata o potenziata dagli abitanti di Crotone nel VI secolo a.C. durante il periodo della Magna Grecia. Difatti, i crotoniati avevano capito che essa rappresentava uno snodo fondamentale per le colonie greche, poiché da essa si collegavano velocemente via terra i due mari, ed era anche un approdo nel Golfo di Lamezia per le navi provenienti da Spagna, Gallia, Liguria, Sicilia, Sardegna e Corsica. Oggi finalmente, seguendo l’intuito del grande archeologo Paolo Orsi, è emersa, dopo i primi scavi finanziati con fondi europei, un’area archeologica che dimostra l’esistenza in passato a Terina di un importante insediamento urbano.

Forse non è una coincidenza se oggi, a distanza di millenni, sorge nello stesso luogo, tramite lo spirito di Pitagora, il Renato Dulbecco Institute presso la Fondazione Mediterranea Terina, un Istituto che sia degno erede delle scienze della Magna Grecia, dotato delle tecnologie più avanzate per il trattamento di malattie ancora incurabili. Nell’antica Grecia gli Argonauti, sotto la guida di Giasone, partirono sulla nave Argo alla ricerca del vello d’oro, esplorando terre ignote e ostili, per ritornare in una mattina dorata sulle spiagge della loro amata terra natia. Così oggi i calabresi, sparsi nel mondo alla ricerca di un pezzo di felicità e di benessere, dopo la tragica pandemia da Coronavirus spero ritorneranno nella nostra Calabria, coscienti che un pezzo di vello d’oro risiede ancora nel loro cuore e nei borghi da cui erano partiti tanti anni fa.

Il Renato Dulbecco Institute accoglierà a braccia aperte tanti di questi giovani sulla base dei loro meriti ed eviterà che tanti altri cervelli siano costretti alla “fuga” in terre lontane. Nel campo delle Biotecnologie, il Renato Dulbecco Institute rappresenterà una piattaforma di eccellenza nella produzione di anticorpi monoclonali (MABS) e di pronectine con la collaborazione dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, dell’Università della Calabria di Cosenza e di tanti altri scienziati provenienti da prestigiosi Istituti di ricerca internazionali.

Sarà così possibile raccogliere i migliori cervelli di giovani ricercatori calabresi, che ora prestano la loro attività fuori della Calabria in altre Regioni d’Italia o all’estero. Ciò è possibile, come dimostra la volontà di rientro di Roberto Crea, il quale, dopo l’invito della Presidente della Regione Jole Santelli a dirigere il “Renato Dulbecco Institute”, ha deciso di lasciare la California dopo quarant’anni di successi internazionali.

È evidente, inoltre, come tale iniziativa permetterà di attrarre in Calabria ricercatori di ogni Paese in una dimensione di collaborazione internazionale. La Calabria è una terra ricca di giovani talenti che tutto il mondo ci invidia, i quali rappresentano il primo ed essenziale elemento per la creazione di centri di eccellenza per la ricerca in tutti i campi. Il 15 Ottobre scorso, purtroppo, all’improvviso, è scomparsa la Presidente Santelli, lasciando una ondata di grande emozione e cordoglio non solo in tutti i calabresi, in Italia e all’estero, ma anche a livello delle massime istituzioni (Presidente della Repubblica, Presidente del Consiglio e membri del Governo) nonchè di tutte le altre Regioni del nostro Paese.

Il progetto, a maggior ragione, andrà avanti per onorare la memoria della Presidente Santelli, che lo aveva fortemente voluto, tanto che sulla stampa, il Renato Dulbecco Institute era già stato denominato come “Progetto della Presidente della Regione Calabria”. Pertanto, non sarà difficile, con l’aiuto dei responsabili del Governo Regionale, in particolare oggi con il nuovo giovane presidente della Regione Roberto Occhiuto provenienti in parte dall’Unione Europea e in parte dal Governo e da altri Enti pubblici e privati, per realizzare il Renato Dulbecco Institute in Calabria. Lo scopo fondamentale del Renato Dulbecco Institute sarà la produzione di MABS e di  pronectine, molecole queste di minori dimensioni, più potenti e più tollerate dei classici MABS per il trattamento di malattie ancora incurabili come il cancro, la malattia di Alzheimer e altre malattie neurodegenerative, malattie orfane e polmoniti da coronavirus. Più in particolare, il “Renato Dulbecco Institute” sarà articolato in due Centri:

•il primo sarà denominato “MABS & Pronectins platform”, una piattaforma per la produzione di anticorpi monoclonali e pronectine in cui si svilupperanno con tecniche d’ingegneria genetica CAR-T e CAR-NK cells.

• un secondo Centro sarà denominato Pharm-Toxicol platform che si occuperà dello studio farmacodinamico, farmacocinetico e tossicologico dei prodotti biotecnologici a base di pronectine; inoltre, saranno studiati gli aspetti tossicologici ambientali e sarà valutata la qualità e la sicurezza dei prodotti agro-alimentari (food safety) cui sarà conferito un marchio di qualità della Regione.

La piattaforma per la produzione di anticorpi monoclonali e pronectine sarà diretta dal Dr. Roberto Crea, considerato uno dei padri delle biotecnologie nel mondo, avendo scoperto, verso la fine degli anni ’70 – inizi anni ’80 presso la Genentech di San Francisco, l’insulina umana ricombinante per il trattamento del diabete e altri prodotti biotecnologici d’importanza fondamentale nella terapia di numerose malattie. Roberto Crea si avvarrà in campo oncologico dell’alta competenza scientifica degli oncologi dell’Università di Magna Graecia di Catanzaro e cioè il prof. Pierfrancesco Tassone e il prof. Pier Sandro Tagliaferri, scienziati molto apprezzati a livello internazionale e di altri esperti della Università della Calabria negli altri settori.

La Piattaforma Pharm-Toxicol sarà realizzata con la supervisione del Prof. Sir Salvador Moncada, dell’University College di Londra, da qualificati docenti dell’Università Magna Graecia, dell’Università della Calabria, nonché dell’Università di Roma Tor Vergata.

Nell’insieme il Renato Dulbecco Institute consentirà da un lato di creare sinergie nel sostegno e nel concorso al progetto della Calabria con altre Istituzioni Regionali, Enti e Imprese di privati, sia nazionali che internazionali, e dall’altro di sviluppare effetti indiretti come quello di potenziare i rapporti fra la ricerca di base e quella collegata con attività produttive di tipo farmaceutico e biotecnologico con indotti economici di rilievo. In conclusione, esistono le basi scientifiche solide, il patrimonio umano e le relazioni internazionali per realizzare con l’Università Magna Graecia di Catanzaro e quella della Calabria il Renato Dulbecco Institute, localizzato in una posizione centrale rispetto alle due Università. La vera ricchezza dell’Istituto Renato Dulbecco è rappresentata dalla proprietà dei brevetti, condivisi con la Protelica Inc di San Francisco, per la sintesi di prodotti originali come le pronectine, che negli Usa sono già considerate the next generation treatment delle malattie da coronavirus e varianti. Di grande significato è la sensibilità e l’interesse del presidente Occhiuto nell’incontrare sia il prof. Roberto Crea sia il Premio Nobel Aaron Ciechanover per discutere sulle prospettive strategiche per il Meridione del RDI che si sicuramente contribuirà al rilancio economico, scientifico e sociale della Calabria. ®

IL COMITATO SCIENTIFICO: UN POOL DI GRANDI ECCELLENZE

Aaron Ciechanover (Nobel Laureate, Tel Aviv, Israele)

Thomas Südhof (Nobel Laureate, Stanford University, USA)

Sir Salvador Moncada (Direttore Cancer Institute, Manchester UK)

Napoleone Ferrara (Distinguished professor U.C. San Diego La Jolla, California)

Antonino Cattaneo (Presidente, Rita Levi Montalcini Institute)

Paolo Chiesi (Direttore Scientifico Chiesi Farmaceutici, Parma)

Francesco Cognetti (Ord. di Farmacologia, Università La Sapienza)

Franco De Lorenzo (Già Ministro della Sanità e Prof. Ord. di Biochimica Molecolare, Università di Napoli)

GiovanBattista De Sarro (Rettore Università Magna Graecia, CZ)

Enrico Garaci (Rettore dell’Università San Raffaele, Roma)

Silvio Garattini (Presidente, Mario Negri Institute, Milano)

Eugenio Gaudio (Presidente Fondazione Università La Sapienza) 

Stefano Gullà (Massachussets Institute Technology, Boston, )

Giuseppe Ippolito (Direttore Scientifico, Ospedale Spallanzani, Roma)

Vincenzo Libri (Direttore Farm. Clinica University College, London)

Nello Martini (Presidente Fondazione Ricerca e Salute, Roma)

Giuseppe Novelli (Prof. Ord. Genetica Medica, Università di Roma Tor Vergata)

Marisa Papaluca (Già Dirigente di DP Innovazione, EMA, London-Amsterdam)

Mauro Piacentini (Prof. Ord. Università di Roma Tor Vergata)

Michael Pirozynski (Prof & Director Pharmacology Institute, University of Warsaw, Poland)

Andrea Riposati (Amm. Delegato Gruppo Dante Labs l’Aquila)

Franco Romeo (Direttore di Cardiologia, Policlinico Tor Vergata, Roma)

Franco Rossi (già Rettore dell’Università di Napoli)

Thomas Salmonson (Former Chairman CHMP, EMA, London-Amsterdam)

Franco Salvatore (già Presidente dell’Istituto CEINGE ed Emerito Università di Napoli)

Giancarlo Susinno (Emerito dell’Università della Calabria)

Stefano Vella (prof. Virologia, Università Cattolica, Roma)

Wenyu Zhang (Dir. Scientifico Sinobioway, Xiamen, Cina)

Tags: No tags

Leave A Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *